La manutenzione dello scaldabagno è di fondamentale importanza affinché il prodotto possa funziona al meglio. Spesso e volentieri può capitare che lo scaldabagno non si accenda, che emetta un fastidioso fischio o che perda acqua. Qualora si presentasse quest’ultimo problema, bisognerebbe intervenire tempestivamente onde evitare un grande spreco d’acqua e di dover cambiare l’elettrodomestico, investendo così altri soldi.
Cause della perdita d’acqua
Lo scaldabagno, che sia a gas o elettrico, può perdere acqua sia dalla valvola di sicurezza che dalla parte inferiore. A volte può anche capitare che perda acqua anche dalla parte superiore, a causa del termostato che si è guastato. In primis, è quindi necessario capire da dove proveniene la perdita per poter intervenire nel minor tempo possibile onde evitare altri danni permanenti. Anziché ricorrere all’intervento di un idraulico, potete far fronte al problema da soli, eseguendo una serie di semplici passaggi.
Rimedi per la perdita d’acqua
Nel caso in cui lo scaldabagno perdesse acqua dalla parte inferiore, bisognerebbe provvedere a cambiare la guarnizione della resistenza, la quale nel corso del tempo tende a perdere la sua tenuta e a usurarsi a causa della forte pressione, della temperatura e del passaggio dell’acqua nei tubi. Prima di procedere alla sostituzione del componente interessato, bisogna chiudere bene la valvola centrale dell’acqua, staccare la spina e svuotare lo scaldabagno. Di seguito troverete un pratico video di Idropower Multimedia per lo svuotamento fai da te. Dopodiché smontare la resistenza, effettuare una pulizia delle parti interne con una spugnetta e un vecchio filo di ferro e cambiare la guarnizione. A questo punto il vostro scaldabagno dovrebbe funzionare di nuovo come prima (se la resistenza fosse molto ostruita dal calcare, allora andrebbe sostituita anch’essa).
Perdita dal termostato e dalla valvola di sicurezza
Qualora lo scaldabagno perdesse acqua dalla valvola di sicurezza, bisognerebbe cambiare il termostato o la stessa valvola, a seconda dell’entità del problema. In caso di malfunzionamento del termostato, infatti, la valvola si apre perché l’acqua va in ebollizione a causa della forte pressione e la resistenza tende a non spegnersi o a funzionare a intermittenza, causando così danni e gocciolamenti. Per sostituire il termostato, bisogna ovviamente staccare la spina dalla presa elettrica e chiudere la valvola principale dell’acqua, poi alzare il coperchio di plastica, rimuovere il componente e cambiarlo con uno nuovo.
Per quanto riguarda la valvola di sicurezza, sostituirla è davvero semplicissimo. Chiudere innanzitutto rubinetti e la valvola centrale dell’acqua, poggiare una bacinella sotto al tubo principale (per raccogliere eventuali gocce d’acqua) svitare accuratamente e con l’ausilio di una chiave inglese il dado della vecchia valvola e sostituirla con quella nuova. Dopo aver effettuato quest’operazione, rimettere in funzione lo scaldabagno per verificare se il problema è realmente risolto.
Un’altra possibile causa potrebbe essere la condensa accumulata sulla parte superiore oppure il serbatoio usurato, che in tal caso andrebbe sostituito. Lo scaldabagno potrebbe perdere acqua anche in due punti diversi nello stesso momento ma si tratta di un caso più unico che raro e sfortunato.
Consigli per mantenere lo scaldabagno in buona vita
La manutenzione va effettuata almeno una volta l’anno o anche ogni sei mesi. È molto importante pulire lo scaldabagno dal calcare che si accumula sulle pareti interne, nella serpentina e sulla resistenza. Il calcare è uno dei primi fattori che genera perdite d’acqua. Se la pulizia non viene mai effettuata, può verificarsi un malfunzionamento dell’elettrodomestico e il processo di riscaldamento può anche bloccarsi definitivamente.