Lo scaldabagno, elettrodomestico indispensabile per la produzione dell’acqua calda sanitaria, è un’ottima soluzione che permette di risparmiare rispetto all’installazione di una caldaia, la quale necessita di costante manutenzione, a costi decisamente elevati.
Acquistare uno scaldabagno è un investimento, per cui bisogna prestare molta attenzione alle caratteristiche dell’apparecchio. La prima distinzione è tra boiler elettrico (sfrutta la corrente elettrica) a gas (brucia il gas) e/o a pompa di calore (meno diffuso). Una volta scelto il modello adatto alle proprie esigenze, c’è una componente che non va assolutamente sottovalutata, ovvero la classe energetica. Dal 2015, secondo la normativa Eco-design, tutti gli scaldabagni elettrici devono essere dotati di etichetta energetica, con indicazione del consumo di energia. Dunque tutti i negozianti sono tenuti a esporre l’etichetta in bella vista. Il cliente, in base alle informazioni che legge, può scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze, puntando sul risparmio e sulla funzionalità.
Cos’è la classe energetica?
Innanzitutto bisogna chiarire il concetto di classe energetica. Con questa definizione, introdotta negli anni Novanta, si indica l’insieme dei consumi annui degli elettrodomestici in base alle normative dell’Unione Europea. Dunque prima di acquistare qualsiasi elettrodomestico, in questo caso lo scaldabagno, è importante saper leggere l’etichetta della classe energetica. Nulla di complicato, è piuttosto semplice. Di seguito, ecco alcune pratiche indicazioni:
- in primis le classi energetiche variano dalla A alla G
- le prime informazioni sono quelle relative al nome, al codice del prodotto e al suo relativo produttore
- a seguire troveremo la classe di efficienza energetica
- infine in decibel il livello di rumorosità e in khw il consumo di energia elettrica annuo (e, spesso e volentieri, c’è un’immagine che riporta la possibilità di programmazione nelle ore di non-utilizzo)
Per lo scaldabagno a pompa di calore, l’etichetta cambia leggermente. Nella parte inferiore, oltre alle informazioni sopra citate, ci sono delle lettere, da XXXS fino a XXL che indicano la capacità in litri. Infine vi è anche una cartina dell’Europa che rappresenta tre zone d’irradiazione solare.
Dunque, uno scaldabagno con classe A+ avrà una maggiore efficienza e un minore consumo energetico rispetto a uno di classe B, C e così via. Secondo la direttiva 2010/30/UE, sono state prodotte tre nuove classi energetiche: A+, A++ e A++, il cui simbolo + si indica un’efficienza energetica maggiore. Tuttavia, per quanto riguarda lo scaldabagno nello specifico, non si potranno più produrre prodotti di classe F e G. Per ulteriori approfondimenti, si può consultare l’opuscolo labelpack sul sito Legambiente.it.
Sicuramente acquistare un boiler di classe A avrà costi più elevati rispetto a uno di classe inferiore ma avrete il rovescio della medaglia, ovvero un notevole risparmio in termini monetari ed energetici.
La classe viene conferita all’elettrodomestico, in questo caso allo scaldabagno, solo dopo accurati test che si possono ripetere nel corso del tempo e che devono assicurarne il corretto funzionamento.
L’importanza della classe energetica nella scelta del boiler
La classe energetica, dunque, fornisce elementi di fondamentale importanza per la scelta dello scaldabagno: sceglierlo in base alle sue caratteristiche è sicuramente l’opzione migliore per puntare al risparmio sia economico sia energetico. Oramai, con l’avanzare della tecnologia, vi sono in commercio prodotti davvero efficienti a basso consumo, che assicurano buone prestazioni e uniscono l’utile al dilettevole.
Oltre alla classe energetica, ci sono anche altri parametri e caratteristiche da tenere in considerazione. Considerando che, in una singola giornata, una persona consuma in media circa 30 litri d’acqua, bisognerà stare attenti alla dimensione del boiler: inutile sceglierne uno di grandi dimensioni se la famiglia non è molto numerosa. Con un apposito timer, lo si può impostare a una temperatura minima durante la notte, quando non ci si trova in casa. Idealmente non bisogna superare i 60 gradi in inverno e i 40 in estate. Da non sottovalutare anche la posizione in cui viene posto il boiler: si suggerisce di posizionarlo accanto alla vasca da bagno e alla lavatrice cosicché l’acqua possa fluire nei tubi senza dissolvere troppo calore. Questi sono piccoli ma preziosi accorgimenti che vi faranno risparmiare notevolmente sulla vostra bolletta.